Canali Minisiti ECM

Coronavirus: nelle guardie mediche visite senza protezioni

Sanità pubblica Redazione DottNet | 25/02/2020 13:06

Fimmg diffida tutte le Asl, rischio che a breve tutti medici saranno in quarantena

“Ci arrivano molte segnalazioni da diverse regioni, soprattutto da quelle più a rischio in questo momento, della mancata fornitura dei dispositivi di protezione per i medici della continuità assistenziale che vengono lasciati a 'mani nude' a visitare pazienti sintomatici”. E' la denuncia del segretario di FIMMG Continuità Assistenziale, Tommasa Maio, che ha inviato una lettera di diffida ai direttori di tutte le Asl italiane chiedendo la fornitura dei dispositivi di protezione personale indicati dalle linee guida per il Coronavirus.

L'invio della lettera si è reso necessario alla luce delle continue segnalazioni che ci stanno arrivando” sottolinea Maio che aggiunge: “Le sedi di continuità assistenziale in molte realtà vengono completamente abbandonate a loro stesse per l'incapacità organizzativa di alcune aziende di gestire in maniera controllata gli accessi. Se continua questo andazzo - senza prevedere un accesso regolato da un triage telefonico e lasciando a mani nude i medici di continuità assistenziale - tra una settimana, nell'interesse primario dei cittadini oltre che dei medici, sarà necessario mettere in quarantena tutti i colleghi delle aree a rischio”.

pubblicità

Nella lettera di diffida Maio chiede che ai medici di continuità assistenziale italiani vengano resi disponibili “in numero sufficiente e adeguato al carico di visite effettuato” i dispositivi di protezione e che ci sia anche la “fornitura e il ritiro dei contenitori necessari allo smaltimento degli stessi e la disinfezione degli ambienti secondo quanto indicato dalle linee guida”. Il segretario di FIMMG CA richiede inoltre: “l’immediata sospensione dell'attività ambulatoriale a libero accesso alle sedi di Continuità Assistenziale che non sia preceduta da un triage telefonico; l’individuazione di sedi rispondenti ai requisiti di sicurezza” e “la divulgazione delle nuove procedure di accesso al servizio mediante apposita cartellonistica nelle aree di accesso alle sedi e comunicazioni attraverso i media locali” per evitare che utenti sani vengano inconsapevolmente in contatto con pazienti sintomatici.

Commenti

I Correlati

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Necessari per rendere effettiva l'applicazione dei nuovi Lea

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Firmato e inviato alle principali Istituzioni del Paese un documento con cui si chiede di potenziare la rete diabetologica, di garantire l’equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, di investire in prevenzione e diagnosi precoce, di svi

Ti potrebbero interessare

Necessari per rendere effettiva l'applicazione dei nuovi Lea

Attivato il piano nazionale dopo l'allerta del Dipartimento per le politiche antidroga. Il ministero della Salute: "Informare sui rischi"

Previsto nell’Istituto dei tumori di Napoli il reclutamento di 30 nuovi ricercatori under 40. Più della metà degli studi approvati presentati da donne

Assistenza domiciliare, su step intermedi arranca il meridione

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno